La manta gigante.
E’ un pesce cartilagineo della famiglia Myliobatidae. Il corpo della manta gigante è costituito da un disco piatto di forma romboidale largo circa 2,2-2,4 volte la sua lunghezza, con gli apici appuntiti verso le estremità laterali. Il capo è largo quasi un terzo dell'ampiezza del disco, e presenta all'estremità anteriore una bocca molto ampia con ai lati due peculiari appendici dette pinne cefaliche, che durante i pasti vengono tenute aperte per convogliare il cibo, mentre durante il nuoto vengono arrotolate assumendo l'aspetto di corna, da cui il nome latino birostris. Gli occhi sono posti subito dietro alle pinne cefaliche, ai lati del capo. Sul ventre si aprono bilateralmente le cinque fessure branchiali, ampie e munite di un apposito filtro per il plancton. Posteriormente al corpo si diparte una sottile appendice caudale che supera di poco la lunghezza del corpo, sormontata alla base da una minuscola pinna dorsale. Non presenta aculei veleniferi, se non in forma abbozzata. La pelle presenta piccoli denticoli dermici di forma radiale.
La colorazione sul dorso è bruno-nerastra o grigia, abbastanza uniforme con a volte zone o macchie più chiare, mentre sul lato ventrale è bianco lattiginosa ma con presenza di macchie scure che assumono conformazioni diverse in ogni esemplare, tanto da essere utilizzate dagli studiosi per il riconoscimento in una data popolazione. Essendo un condroitto, è dotata di uno scheletro di natura cartilaginea.
Si tratta del gigante della famiglia e di uno dei pesci più grandi in assoluto, raggiungendo un'apertura del disco di 6,7 metri ed un peso superiore alla tonnellata, anche se sono state riportate misure persino superiori, fino a 9 metri di ampiezza. Le maggiori dimensioni ed alcuni particolari nella dentatura e nella colorazione differenziano questa specie dall'affine Manta alfredi, riconosciuta come specie distinta solo nel 2009.