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Le stelle marine


Sono presenti in tutti i mari del mondo e in quelli tropicali si trovano le più appariscenti. Ad una prima approssimazione la simmetria può essere definita pentamera osservando le cinque braccia, ma si tratta, invece, di una simmetria pentamera secondaria, perché derivata da un'originaria simmetria bilaterale vera e propria (la simmetria originaria di tutti gli Echinodermi). A voler essere ancora più precisi la simmetria degli Asteroidea è in realtà una simmetria raggiante, data dalla presenza delle piastrelle madreporiche, un'apertura dell'apparato acquifero posta in posizione eccentrica, sul lato dell'animale rivolto verso l'alto.

La maggior parte delle stelle marine ha tipicamente cinque raggi o braccia, che si diramano da un disco centrale. Molte specie, però, presentano frequentemente sei o più raggi. Molti gruppi Asteroidei, come le Solasteridae, hanno tra 10 e 15 braccia, mentre altre specie, come l'antartico Labidiaster annulatus, ne possono avere fino a 50. Non è raro per specie che normalmente hanno 5 raggi presentarne di più per difetti di sviluppo.

Le stelle marine non devono essere confuse con le cosiddette stelle serpentine, simili a una prima occhiata agli Asteroidea ma in realtà appartenenti a un'altra classe (classe Ophiuroidea). Non è difficile distinguere un Asteroideo da un Ofiuroideo: si può farlo basandosi sull'osservazione di pochi caratteri morfologici esterni: -forma delle braccia: piuttosto tozza negli Asteroidei; più stretta e allungata negli Ofiuroidei; - sezione trasversale delle braccia: appiattita negli Asteroidei; circolare negli Ofiuroidei; - disco centrale: negli Asteroidei è in continuità diretta con le braccia mentre negli Ofiuroidei ne è nettamente distaccato.


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