I codici e i colori delle bombole
Il subacqueo moderno si trova non di rado a trafficare con gas quali Ossigeno, Argon ed Elio, oltre ovviamente alla vecchia ma sempre amata Aria, per la preparazione di miscele respiratorie adatte al proprio profilo d’immersione. La ricarica fai da te di miscele binarie (Nitrox) e Ternarie (Trimix) è infatti sempre più utilizzata, non solo da chi effettua immersioni tecniche, ma anche da chi semplicemente desidera aumentare i propri margini di sicurezza in immersione ricreative utilizzando ad esempio il nitrox. Le bombole contenenti del gas, sia per uso respiratorio che industriale, riportano una punzonatura sull’ogiva che ne identifica il contenuto che è altresì indicato mediante un preciso codice colore riportato sull’ogiva della bombola stessa. Con Decreto 7 gennaio 1999 il Ministero dei Trasporti, ravvisando l’opportunità di uniformare le colorazioni distintive delle bombole nei Paesi codificati CE, ha disposto l’applicazione della nuova norma UNI EN 1089-3 che prevede un sistema di identificazione delle bombole con codici di colore delle ogive e che differisce da quello attualmente usato in Italia. Il nuovo sistema di identificazione è divenuto obbligatorio per le bombole nuove a partire dal 10 agosto 1999, ma fino al 30 giugno del 2006 è ammesso l’uso del vecchio sistema di colorazione ancora in circolazione. La codifica dei colori riguarda solo l’ogiva delle bombole, in generale il corpo della bombola può essere dipinto di qualsiasi colore purché non comporti il pericolo di erronee interpretazioni. Di seguito vi riportiamo la tabella codice colori dei gas più utilizzati dai subacquei. Da notare che per l’uso subacqueo vale la colorazione per le miscele ad uso respiratorio (ricordiamo che l’aria è comunque considerata una miscela di azoto/ossigeno). Attenzione però: mentre per le miscele binarie elio/ossigeno (Eliox) è prevista una specifica colorazione, nulla ad oggi è sancito per le miscele respiratorie ternarie (Trimix). Ricordiamo comunque che ogni bombola contenente miscele diverse dall’aria va sempre contrassegnata in modo da indicarne il contenuto e la quota (profondità massima o minima), alla quale la miscela contenuta può essere respirata senza causare problemi. Solitamente questa particolare operazione viene eseguita mediante l’applicazione di uno scotch da pacchi dove sopra vi è stato scritto quanto dovuto a mezzo di un pennarello indelebile a punta grossa.