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La Grindadráp


La parola faroese Grindadráp viene spesso tradotta come caccia alle balene, pur trattandosi generalmente di caccia a vari generi di delfini. Questa è infatti una delle più grandi risorse economiche del XX secolo delle isole Fær Øer, arcipelago situato nell'Oceano Atlantico appartenente alla Danimarca.

Quest'attività è stata approvata dalle autorità faroesi ma non dalla Commissione internazionale per la caccia alle balene. Circa 950 globicefali (Globicephala melas spesso denominati balena pilota, e in inglese balena dalle pinne lunghe) vengono uccisi ogni anno, molti dei quali durante l'estate. Più raramente vengono cacciate specie come le balene dal naso a bottiglia (Hyperoodon ampullatus) e delfini dai fianchi bianchi atlantici (Lagenorhynchus acutus). La caccia alle balene non è un'attività commerciale e tutti possono parteciparvi. Inizialmente i cacciatori di balene le cacciavano a bordo di barche disposte nell'acqua in posizione circolare. Oggi le barche si dispongono sparse nelle baie o nei fiordi.

La maggior parte dei faroesi considerano importante questa caccia: infatti, essendo una tradizione molto antica, gli abitanti pensano che vada mantenuta. Nonostante tutto, molte comunità lottano per la tutela di questi mammiferi marini.

La caccia alle balene è un'attività svolta da diversi secoli. Essa era inizialmente molto sviluppata in Islanda, sulle isole Ebridi, sulle isole Shetland e sulle isole Orcadi.

Insediamenti, che sono stati fondati dai Norreni dal XII secolo, come Norðragøta, mostrano che nell'antichità la caccia alle balene era molto importante per la sopravvivenza economica della famiglia. Inoltre la carne e il grasso di balena costituiva una buona parte della dieta degli antichi faroesi. Il grasso, in particolare, divenne molto importante per la trasformazione in olio, il quale veniva usato per l'illuminazione e per altri scopi. La pelle veniva infine utilizzata per la produzione di corde e funi.

Per la tutela delle balene nel medioevo furono stese delle leggi. Alcune citazioni di queste norme sono state ritrovate in Norvegia; il documento legislativo più antico ritrovato sulle isole Fær Øer, chiamato "Sheep Letter", risale al 1298. Esso include leggi che limitano il numero di uccisioni di balene.

Molti faroesi (anche se non la totalità della popolazione) ritengono che cacciare le balene sia una cosa complessivamente positiva per mantenere la propria tradizione, che è presente nella loro comunità da secoli e che ne assicurerebbe la sopravvivenza indipendente dal commercio con l'estero e anche nell'epoca futura "post picco del petrolio". Nonostante la Danimarca si sia dichiarata contraria a questa strage, una trasmissione televisiva italiana ha dichiarato che durante le attività di caccia ci sarebbero alcune motovedette della marina danese con funzioni di controllo e che la polizia locale arresterebbe chi si oppone, protesta o registra la strage delle balene.


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