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La caccia alle balene


La caccia alla balena è una caccia, mediante navi e barche, alle balene e in generale a tutti i cetacei di grandi dimensioni. La caccia alla balena ha origini antiche risalenti almeno al 6000 a.C., ma si sviluppò soprattutto dal XVI secolo nell'oceano Atlantico e dal XIX secolo nell'oceano Pacifico. Fra i primi balenieri commerciali furono i baschi, mentre fra i più numerosi furono gli statunitensi, di cui il più famoso è sicuramente Herman Melville, autore del famoso romanzo Moby Dick.

Le navi addette alla caccia alla balena sono le baleniere, e i marinai di tali navi sono balenieri. La caccia in genere procede con baleniere relativamente grandi (in tempi moderni, navi fabbrica) che lanciano scialuppe o altre navi più piccole che si avvicinano al cetaceo e lo colpiscono con un arpione (in tempi moderni, un arpione esplosivo). Dopo che il cetaceo muore, viene riportato alla baleniera e lì lavorato per separare il grasso e gli altri prodotti.

Nel XIX secolo il prodotto principale delle balene era il grasso, che veniva convertito in un olio usato per le lampade, ma l'intero animale veniva utilizzato, compresi i fanoni, per corsetti, e l'olio fragrante del capodoglio per profumi. In tempi moderni l'uso principale è la carne, che è un prodotto tipico e spesso prediletto di molte località con lunghe tradizioni baleniere, compresi il Giappone, l'Islanda, e molte popolazioni indigene, comprese negli Stati Uniti e nel Canada(Norvegia).

L'uomo iniziò presumibilmente ad inserire le balene nella sua dieta in tempi molto antichi: la scoperta di un dente di capodoglio nel giacimento paleolitico di Bédeilhac-et-Aynat (Ariège) sembrerebbe avvalorare questa tesi. Tuttavia, vista l'impossibilità pratica di realizzare strumenti idonei alla caccia anche in acque basse, è probabile che si limitasse a recuperare balene arenate sulla spiaggia.

Eppure non è da escludere, sulla base dell'osservazione delle tecniche di caccia degli aleuti e degli eschimesi, effettuate mediante l'uso di punte intagliate avvelenate, che gli uomini primitivi facessero altrettanto, seguendo con imbarcazioni l'animale agonizzante. In ogni caso la caccia delle origini era intrapresa in prossimità della costa. Il più antico metodo di caccia conosciuto con certezza è quello consistente nel sospingere le balene a riva. L'operazione veniva eseguita piazzando parecchie barche di piccole dimensioni tra la balena e il mare aperto, cercando di spaventarla con rumori e forse con lance e frecce. Solitamente questo metodo era usato per piccole specie, come il globicefalo, beluga), il narvalo.

Successivamente si adoperava un'ancora galleggiante legata ad un arpione, nella speranza che la balena si stancasse abbastanza da poter essere avvicinata e uccisa. Molti popoli del mondo cacciavano le balene in questo modo, inclusi gli inuit, i nativi americani e i baschi del golfo di Guascogna. Fonti archeologiche trovate a Ulsan nella Corea del Sud provano che ancore galleggianti, arpioni e lenze venivano usate fin dal 6000 a.C.

La caccia alla balena è sorgente di molte controversie e dispute diplomatiche internazionali. Al momento è limitata alla ricerca e alla sussistenza di limitate popolazioni indigene.

Molti paesi della Commissione internazionale per la caccia alle balene (IWC) si oppongono alla caccia commerciale, citando sia i numeri delle balene, bassi in confronto al numero esistente prima del XIX secolo, e anche l'industria turistica che presenta le balene come attrazione, oltre che la simpatia che le balene, come la maggior parte dei cetacei, riscuotono nelle popolazioni. Inoltre, vi sono sostituti pratici per ciascuno dei prodotti che in secoli passati si potevano solo ottenere dalle balene.

Altri paesi della commissione citano l'aumento nel numero di balene, e soprattutto di alcune specie di balene, da quando la caccia commerciale alle balene fu sospesa nel 1986 (quando fu sospesa a causa della riduzione nel numero delle balene dovuta alla caccia stessa, e anche per motivi politici). Questo aumento, e gli usi tradizionali delle balene, soprattutto la carne, vengono addotte come giustificazione per riprendere la caccia alle balene, almeno per alcune specie più abbondanti.

Questa decisione viene presa ogni anno dalla Commissione Internazionale Baleniera.


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