22 Marzo: Giornata mondiale dell'acqua.
La Giornata mondiale dell'acqua è una ricorrenza istituita dagli Nazioni Unite nel 1992, prevista all'interno delle direttive dell'agenda 21, risultato della conferenza di Rio.
e Nazioni Unite invitano le nazioni membri a dedicare questo giorno a espletare le raccomandazioni raggiunte con l'Assemblea generale e alla promozione di attività concrete all'interno dei loro Paesi. Con la coordinazione del dipartimento degli affari sociali ed economici delle Nazioni Unite, il giorno internazionale dell'acqua 2005 determinò l'inizio di una seconda decade internazionale delle Nazioni Unite dedicata all'azione per l'acqua. In aggiunta agli stati membri, una serie di organizzazioni non governative hanno utilizzato il giorno internazionale per l'acqua come un momento per sensibilizzare l'attenzione del pubblico sulla critica questione dell'acqua nella nostra era, con occhio di riguardo all'accesso all'acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici. Ogni tre anni dal 1997, per esempio, il "Consiglio mondiale sull'acqua" ha coinvolto migliaia di persone nel World Water Forum durante la settimana in cui cadeva il giorno internazionale dell'acqua. Le agenzie promotrici e le organizzazioni non governative hanno messo in luce il fatto che un miliardo di persone non hanno accesso all'acqua pulita e la struttura patriarcale, dominante in certi Paesi, che determina la priorità nella fruizione dell'acqua disponibile. Dopo l’approvazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (settembre 2016) comprensiva di 16 obiettivi (SDGs) e 169 targets la Giornata internazionale dell’acqua si collega a una sfida fondamentale per la quale due degli SDGs hanno fissato traguardi ambiziosi; nello specifico il target 3 dell’obiettivo 6 si prefigge entro il 2030 di “migliorare la qualità dell’acqua e diminuire l’inquinamento, eliminando gli scarichi, riducendo al minimo il rilascio di sostanze chimiche e materiali pericolosi, dimezzando la percentuale di acque reflue non trattate e aumentando il sano riciclaggio e riutilizzo globale”. L’obiettivo 12 (con il target 5) si associa al tema dell’acqua proponendosi “entro il 2030 di ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclaggio e riutilizzo”. Anche l’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico del 2015 e il Rapporto mondiale sui rischi lanciato dal World Economic Forum di Davos, enfatizzano la sfida comune di promuovere un’economia circolare e sostenibile nella quale l’acqua e i rifiuti siano gestiti come beni e in modo sostenibile, per evitare di trasformarli in componenti nocive per il pianeta. A livello globale oltre l’80% delle acque reflue generate dalla società rifluisce nell’ecosistema senza venire riutilizzato, causando inquinamento e ingenti perdite economiche. L’acqua è sinonimo di vita. Da essa ha avuto origine la vita sul nostro pianeta e senza di essa cesserebbe di esistere. Il nostro corpo è composto per due terzi da acqua, come la Terra. L’acqua è il filo conduttore dell’esistenza umana, partendo da quei pesci strisciati fuori dal brodo primordiale per avventurarsi sulla terraferma, passando per tutte le civiltà sorte vicino alle coste o lungo i fiumi. Dobbiamo diminuire il consumo delle acque reflue e di riutilizzarle, evitandone le spreco. Si tratta di un lungo cammino che possiamo intraprendere attraverso tanti piccoli passi quotidiani.