Campagna: io non mi tuffo in vasca
Il Delphinus delphis (delfino comune a becco corto) è classificato nella Red list dell'IUNC (2009.1) tra gli animali a basso rischio di estinzione, LEAST CONCERN (LC). La specie è diffusa ed abbondante, anche se c'è da sottolineare che data la sua vasta distribuzione, ci sono delle zone dove la popolazione è in aumento ed altre dove è in calo come ad esempio nel Mediterraneo, in particolare nel nord del Mare Adriatico e nel Mar Ionio orientale. Nel Mar Mediterraneo le principali cause di morte sembra siano derivate da: mortalità incidentale dovuta alla cattura con le reti da pesca siano esse reti da traina pelagiche oppure reti utilizzate nella cattura del tonno o reti fisse; carenza di prede a causa dello sfruttamento eccessive e del degrado ambientale; contaminazione con sostanze chimiche xenobiotiche con conseguente immunosoppressione e insufficienza riproduttiva; i cambiamenti climatici, quali l'aumento della temperatura dell'acqua che modifica le dinamiche degli ecosistemi. Recenti indagini hanno messo in evidenza che flotte di pesca marocchine ogni anno uccidono nello stretto di Gibilterra dai 12.000 ai 15.000 delfini comuni da destinare al consumo alimentare. La specie figurano nell'appendice I del CITES (Convenzione sul commercio internazionale di specie di fauna e flora minacciate d'estinzione) che comprende le specie minacciate di estinzione ed il cui commercio è consentito solo in casi eccezionali.