La lotta all'inquinamento marino da parte dello Stato
Il sistema nazionale di risposta all’emergenza da inquinamento si basa su tre pilastri:
il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare per la direzione strategica delle attività di difesa dagli inquinamenti provocati dagli idrocarburi e sostanze tossico-nocive;
Il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto che, sia a livello centrale, sia nella sua articolazione periferica, ha la responsabilità operativa delle attività antinquinamento poste in essere;
Il Dipartimento della Protezione Civile che assume la direzione di tutte le operazioni ed attività antinquinamento a mare nell’ipotesi in cui venga dichiarata l’emergenza nazionale.
Strumenti operativi:
Piano di pronto intervento nazionale per la difesa da inquinamenti di idrocarburi o di altre sostanze nocive causati da incidenti marini, approvato con DPCM 4 novembre 2010 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Protezione Civile;
Piano operativo di pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti accidentali da idrocarburi e da altre sostanze nocive, approvato con DM 29 gennaio 2013 del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
Piani operativi di pronto intervento locale predisposti da ciascun Capo di Compartimento Marittimo, per quanto concerne gli interventi in mare, e in accordo con i piani di emergenza provinciale, per quanto attiene l’inquinamento su costa;
Piani di emergenza a bordo delle navi secondo quanto previsto dalle Convenzioni MARPOL e SOLAS, degli impianti off-shore di estrazione di idrocarburi (come previsto nella Direttiva Off-shore 2013 recepita con il Decreto Legislativo 18 agosto 2015, n. 145) e degli impianti a terra di stoccaggio e trattamento (raffinerie).
Il sistema nazionale prevede due livelli di emergenza:
EMERGENZA LOCALE → dichiarata dal Capo del Compartimento Marittimo competente qualora il pericolo di inquinamento o l’inquinamento in atto sia tale da determinare una situazione di emergenza.
EMERGENZA NAZIONALE → dichiarata dal Dipartimento della Protezione Civile su richiesta del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare quando, a suo giudizio e su proposta dell’Autorità marittima competente, la situazione contingente oggetto dell’emergenza non sia fronteggiabile con i mezzi a disposizione dello stesso MATTM.
Nell’ambito di un’emergenza possono verificarsi tre situazioni operative:
Situazione di primo stadio: quando l’inquinamento interessa esclusivamente il mare, senza rappresentare minaccia per le zone costiere;
Situazione di secondo stadio: quando l’inquinamento minaccia seriamente la costa;
Situazione di terzo stadio: quando si è in presenza di un gravissimo inquinamento marino che, per le sue dimensioni e/o per il possibile coinvolgimento di aree di alto valore intrinseco o perché si configura un grave rischio per l’incolumità pubblica, determina la necessità di richiedere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.