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Il Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera.

Il Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera è uno dei corpi specialistici della Marina Militare italiana e svolge compiti relativi agli usi civili del mare, con funzioni di guardia costiera. Opera generalmente presso una capitaneria di porto, le quali esercitano comunque, in regime di concorso, funzioni di ordine militare nelle forme tipiche previste dalla legge.

Viene storicamente ritenuto erede delle antiche magistrature del mare degli Stati preunitari italiani, alle quali era stata affidata l'amministrazione e la cura dei porti - venne istituito con l'emanazione del regio decreto 20 luglio 1865, n. 2438, subito dopo l'unità d'Italia. È competente in tema di sicurezza dei porti e delle spiagge, ed anche dei commerci che ivi si svolgono e vigila su tutte le attività che si svolgono in mare e sulle pertinenze del mare.

Tra le competenze vi sono la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell'ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l'attività di vigilanza dell'intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali. Per quanto il corpo sia espressione della Marina Militare italiana, in quanto facente parte dell'organico alla stessa forza armata, svolge compiti e funzioni non strettamente legati all'attività istituzionale quale corpo armato. Tali compiti e funzioni sono, infatti, di natura e fini prevalentemente civili, legati all'uso pubblico del mare nella più ampia accezione del termine, e vengono svolti in dipendenza funzionale da vari ministeri, con particolare dipendenza dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, erede del Ministero della Marina mercantile, soppresso nel 1994. Ha poi funzioni di polizia giudiziaria (diritto italiano), per le violazioni previste dal codice della navigazione, articolo 1235 e delle altre leggi speciali (pesca, demanio marittimo, diporto nautico, ambiente, ecc.) e attraverso l'articolazione operativa di guardia costiera opera in mare, nei porti e sulle pertinenze marittime, principalmente per la salvaguardia della vita umana in mare e la sicurezza della navigazione. Svolge inoltre attività di pronto intervento nei casi di soccorso marittimo o di crimini commessi in mare.

Per le ultime operazioni, le indagini spettano in collaborazione con la Polizia di Stato. Per il soccorso marittimo hanno mezzi dotati per intervenire in situazioni di mare estremamente agitato. Sono dotati anche di alcune idroambulanze. I servizi d'istituto sono effettuati con dipendenza da diversi organi dello Stato, dei quali il Comando generale del Corpo delle CC.PP. è l'interfaccia naturale. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è il principale organo istituzionale che si avvale dell'operato delle capitanerie di porto, per la maggior parte delle funzioni collegate all'uso del mare e attività connesse alla navigazione commerciale e da diporto e sul cui bilancio gravano le spese di funzionamento. Il Corpo poi esercita le competenze relative alle materie del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per cui la legge e altre disposizioni normative prevedono la diretta attribuzione allo stesso e svolge, in regime di avvalimento, le attività a esso conferite nei settori riconducibili al competente Dipartimento per i trasporti, la navigazione e i sistemi informativi e statistici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Sinteticamente, attività espletate si possono riassumere in:

ricerca e soccorso in mare (SAR);

sicurezza della navigazione;

supervisione del funzionamento del porto;

protezione ambiente marino;

centro di controllo nazionale della pesca marittima;

formazione del personale marittimo;

iscrizione del naviglio mercantile, da pesca e da diporto;

contenzioso per le violazioni amministrative marittime;

polizia tecnico-amministrativa marittima comprendente: la disciplina delle attività marittime (potere di ordinanza), controllo del traffico marittimo, manovra delle navi, inchieste sui sinistri marittimi, gestione dei porti non sede di Autorità portuale;

collaudi e ispezioni ai depositi costieri;

vigilanza e polizia demaniale marittima;

arruolamento del personale militare della Marina;

archeologia subacquea;

contrasto all'immigrazione clandestina via mare;

servizi di protezione civile;

servizi di polizia stradale nelle aree portuali (art. 12, c. 3 lett. f del codice della strada);

servizi antiterrorismo e di sicurezza, sia negli ambiti portuali sia a bordo delle navi nazionali ed estere, in adesione alla normativa nazionale e internazionale vigente.

Per la varietà di compiti e diversi dicasteri o enti amministrativi interessati, la componente del Corpo delle capitanerie di porto è uno sportello unico per le attività marittime.


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