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I 2 campionamenti previsti dell' ARPAT per la terza annualità del Piano Operativo delle Attivit


Nel 2017 ARPAT Toscana ha effettuato i 2 campionamenti previsti per la terza annualità del Piano Operativo delle Attività (2015-17), uno nel mese di marzo e uno nel mese di novembre. Le zone interessate sono state: - Spiaggia Vittoria Apuana (Forte dei Marmi, Lucca) - Marina di Vecchiano (Vecchiano, Pisa) - Castagneto Carducci (Livorno) - Quagliodromo (Piombino) - Collelungo (Grosseto) Le aree indagate sono state individuate nelle fasi iniziali di questa attività di monitoraggio in quanto aree che rispettano i criteri previsti dalla metodologia. All’interno delle aree sono state individuate 3 porzioni di spiaggia da campionare, ricoprendo l’intera larghezza della spiaggia, dalla battigia fino al sistema dunale o comunque alla vegetazione e/o eventuali manufatti presenti. Ciascuna porzione ha una lunghezza pari a 33 m e deve essere separata dalla successiva da non più di 50 m. Per ogni area di campionamento sono state registrate le caratteristiche fisiche e geografiche della spiaggia: per esempio la vicinanza di aree urbanizzate, di foci e/o scarichi, di porti, di siti industriali, di stabilimenti e/o chioschi, se la spiaggia è o meno ad uso balneare, se è accessibile per via pedonale, con veicoli, con barche o remota. Inoltre sono state registrate informazioni riguardanti la composizione della spiaggia espressa in termini di percentuale di sabbia, ciottoli, costa rocciosa e anche la pendenza. In corrispondenza di ogni tratto di campionamento di 33 m è stata registrata la posizione di inizio e fine campionamento (latitudine e longitudine), la misura del tratto campionato e la durata del campionamento. Le coordinate sono state registrate con sistema GPS (gradi sessadecimali: GG°, GGGGGG) in WGS84 UTM 32. È stata annotata anche l’eventuale raccolta di rifiuti durante l’attività di campionamento e la data dell’ultima pulizia della spiaggia se conosciuta. Per quanto riguarda la metodologia adottata nel censimento del rifiuto, è prevista un’osservazione eseguita ortogonalmente alla costa registrando gli elementi visibili sulla spiaggia purché di dimensioni superiore a 2,5 cm, fatta eccezione per i mozziconi di sigaretta. Il primo passaggio consiste nella definizione dell’origine del rifiuto che può essere: spiaggiato, deposto o di origine indeterminata. Successivamente si provvede all’identificazione del rifiuto censito e quindi alla catalogazione dello stesso in una delle categorie (items) previste dalla metodologia, che sono: plastica e polistirene, gomma, tessuti, carta e cartone, legno, metallo, vetro e ceramica, rifiuti sanitari, rifiuti medici, feci. Ogni categoria comprende poi tutta una serie di sotto-categorie; ad esempio tra la plastica e polistirene ritroviamo buste, involucri alimentari, fogli plastica, flaconi, vasi in plastica, polistirolo ecc.. I rifiuti non riconducibili a nessuna di queste categorie ricadono nella tipologia “altra voce”, che prevede una breve descrizione da riportare nella scheda metodologica. Da un primo esame a livello qualitativo dei dati raccolti risulta che le categorie di rifiuti maggiormente rappresentate nei vari siti di campionamento, per entrambe le campagne effettuate nel 2017, sono: mozziconi di sigarette, cotton fioc, imballaggi e involucri alimentari, articoli per la pesca, bottiglie e contenitori per olio motore e altri rifiuti definiti genericamente “altri oggetti in plastica”. Questi dati sono trasmessi da ARPAT ad ARPA Liguria, capofila della sottoregione del Mediterraneo Occidentale, per l’inoltro al Ministero per l’Ambiente e la tutela del territorio e del mare, che provvederà alla elaborazione e successiva diffusione dei risultati.


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