Cina, chi inquina paga: al via l’estensione della riforma pilota
Chi provoca danni ambientali dovrà ripristinare l’ambiente o risarcirli n un documento congiunto, reso pubblico sull’agenzia ufficiale Xinhua dal Comitato centrale del Partito comunista cinese (Pcc) e dal Consiglio degli affari di Stato (il governo), si legge che «La Cina estenderà a partire dall’anno prossimo una riforma pilota sul piano nazionale mirante a obbligare gli inquinatori a ripristinare l’ambiente o a paga re una compensazione». Questa riforma pilota è già stata applicata a nel Jilin, Jiangsu, Shandong, Hunan, Guizhou, Yunnan e Chongqing, secondo il documento «con dei progressi rimarchevoli». Pcc e governo assicurano che «Entro il 2020, la Cina prevede di creare un sistema integrale ed efficace di riparazione dei danni per proteggere e migliorare l’ecosistema del Paese. Secondo il sistema, gli individui o le imprese che provocano dei danni ambientali dovranno aiutare a ripristinare l’ambiente. Se i danni vanno oltre la possibilità di ripristino, dovranno pagare per le perdite, un procedimento che sarà gestito dai governi locali come delle entrate non fiscali».