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Il mare è tornato a mangiarsi Venezia.

Dopo vent’anni di relativa stabilità, la velocità di innalzamento del livello medio del mare è tornata ad assumere valori preoccupanti: dal 1994 al 2016 si è verificato un innalzamento pari a 5,6 mm l’anno del livello del mare nella Laguna, dopo venti anni di relativa stabilità. Come spiegano dall’Ispra, a Venezia sono due i fattori in gioco: eustatismo (innalzamento del livello del mare) e subsidenza (progressivo abbassamento del piano di campagna), e negli ultimi anni sono tornati a farsi pesantemente sentire: Come spiegano dall’Ispra, fino al 1970 tra le principali cause del fenomeno vi era l’estrazione idrica dal sottosuolo ad uso industriale, mentre negli ultimi vent’anni l’innalzamento del mare a Venezia dipende dalla somma di numerosi motivi: da un lato le variazioni climatiche in corso a livello globale stanno producendo, tra gli altri effetti, un progressivo e continuo innalzamento del livello marino; dall’altro, i più ampi movimenti crostali e la conformazione prevalente di suolo e sottosuolo del territorio sono tali da comportare localmente cedimenti di quota più o meno differenziati, in buona parte dovuti alla compattazione di strati sia superficiali che profondi, sia per cause naturali che antropiche (es. estrazione di gas e/o acqua).


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