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Programma di Azione Strategico per la gestione dei rifiuti marini nel Mediterraneo

Programma di Azione Strategico per la gestione dei rifiuti marini nel Mediterraneo Nel 2011 è stato predisposto il “Programma di Azione Strategico per la gestione dei rifiuti marini nel Mediterraneo” il cui obiettivo generale è quello di contenere per quanto possibile le immissioni di rifiuti marini nel Mediterraneo adottando azioni regionali e nazionali. I rifiuti marini sono definiti come qualsiasi materiale solido persistente, fabbricato o trattato, smaltito o smaltito o abbandonato in ambiente marino e costiero, compreso materiale perso accidentalmente a accidentalmente a causa di condizioni meteo avverse (attrezzi da pesca, merce imbarcata). Il concetto alla base di questo approccio è che i rifiuti marini sono un problema locale, nazionale e transfrontaliero che richiede misure specifiche a ogni livello. La gestione dei rifiuti marini non può essere considerata un’attività autonoma ma deve rientrare in un approccio integrato di gestione dei rifiuti solidi a terra e in mare. Il Programma si pone cinque obiettivi specifici: 1) migliorare la corretta applicazione della normativa esistente per la gestione dei rifiuti solidi sia urbani, che marini, sviluppando ulteriormente la capacità giuridica e istituzionale nelle autorità locali e portuali per gestire i rifiuti marini nell’ambito della gestione integrata delle zone costiere; 2) ridurre, con obiettivo finale di eliminare, i rifiuti marini generati in siti (sulle spiagge) con particolare attenzione alla plastica e ai rifiuti derivati al fumo; 3) sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità dell’adozione di comportamenti virtuosi finalizzati alla riduzione dell’abbandono di rifiuti da parte soprattutto di residenti turisti che frequentano le zone costiere del Mediterraneo; 4) monitorare i trend produzione e distribuzione dei rifiuti marini attraverso l'istituzione di un programma ad hoc per i rifiuti marini nel Mar Mediterraneo; 5) intensificare il networking tra tutte le iniziative in atto e/o pianificate nella regione del Mediterraneo con l’obiettivo di garantire coerenza ed il coordinamento delle molteplici attività programmate a svariati livelli.

° Piano Regionale per la gestione dei rifiuti marini nel Mediterraneo per prevenire ed eliminare l’inquinamento In un’ottica mediterranea, le Parti nel luglio del 2014 hanno adottato il “Piano Regionale per la gestione dei rifiuti marini nel Mediterraneo”: è il primo piano a livello regionale mediterraneo che prevede misure legalmente vincolanti per le stesse Parti in materia di gestione dei rifiuti marini. Gli obiettivi del Piano Regionale sono: a) prevenire e ridurre l'inquinamento da rifiuti marini nel Mediterraneo e il suo impatto sui servizi ecosistemici, sugli habitat, sulle specie in particolare quelle in via di estinzione, sulla salute pubblica e la sicurezza; b) rimuovere per quanto possibile i rifiuti marini esistenti con metodi rispettosi dell'ambiente; c) approfondire le informazioni disponibili; d) operare affinché la gestione dei rifiuti marini nel Mediterraneo sia effettuata conformemente a quanto stabilito da convenzioni internazionali ed in armonia con programmi e misure già applicate in altri bacini marini. In particolare si afferma che le Parti Contraenti dovranno: 1) analizzare ed implementare per quanto possibile entro il 2017 le pratiche ecocompatibili di “fishing for litter”, in accordo con le competenti organizzazioni internazionali e regionali, per facilitare la pulizia dei rifiuti galleggianti e la pulizia del fondale marino dai rifiuti raccolti accidentalmente e/o prodotti dai pescherecci durante le loro attività compresi gli attrezzi da pesca abbandonati; 2) analizzare ed implementare per quanto possibile entro il 2017 il concetto di “marcatura degli attrezzi per identificarne la proprietà” e il concetto di “ridurre le catture fantasma attraverso l’uso di reti, nasse e trappole che siano neutre dal punto di vista ambientale per quanto riguarda la loro degradabilità. Inoltre si specifica tra i potenziali argomenti di ricerca da sviluppare con il coinvolgimento della comunità scientifica: - valutazione e quantificazione di attrezzi da pesca persi in mare; 3) valutazione del possibile depauperamento degli stock ittici a causa di attrezzi da pesca persi e/o abbandonati.


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